Ἀνακοινώσεις

ANNUNCIO PASQUALE DELL' ANNO DI SALVEZZA 2015

A tutta la pienezza della Chiesa


“Ieri insieme ero sepolto con te, o Cristo. Insieme mi desto oggi con te risorto. Insieme ero crocifisso con te ieri: tu stesso conglorificami, o Salvatore, nel Regno tuo.”


Figli nel Signore carissimi,


FESTEGGIAMO ancora una volta la Festa delle Feste, la grandissima e splendida Solennità della Resurrezione del Cristo, la quale riempie l’universo con la luminosa e oltremondana sua Luce.
Il divino Amore per gli uomini dona ancora a noi il culmine della gioia e dell’ esultanza, questo insuperabile diletto e letizia!


Poiché il Signore nostro Gesù Cristo, Uno della Triade, “l’ultimo Ada- mo” (1Cor 15:45), il Medico e Salvatore della coppia umana da Dio plasmata, che era caduta nella disubbidienza ed era stata scacciata dal Paradiso di deli- zia, è venuto in questo mondo in forma di servo (cfr. Fil 2:7). È disceso per prendere su di sé senza peccato la nostra infermità, la meschinità e la pover- tà. E così il nostro Autore e Creatore è divenuto anche nostro Congiunto, per prendere parte di ciò che è nostro a nostro favore! E, come mette in rilievo san Gregorio il Teologo, “Egli si umilia per mezzo della sua anima piegata a terra, per innalzare insieme con lui ciò che era chinato in basso per opera del peccato.”


Che grandissimo Amore e Compassione! Egli discende dal cielo in modo straordinario e diventa, lui che è Invisibile, visibile; lui che è Incircoscrivibile, circoscrivibile; e in tutto diviene simile a noi “fuorché nel peccato.” E questo “per fare ritornare l’esiliato e sciogliere il prigioniero e avere misericordia dell’insolente e onorare lo schernito e fare risorgere l’ucciso!” (Isidoro Gla- vàs, arcivescovo di Tessalonica nel XIV s.)


Fissando lo sguardo a questo proposito, Egli accettò una volontaria Passione, “disprezzando l’infamia” (Ebr 12:2), sostenendo ogni pena e ogni sof- ferenza, dell’anima e del corpo, “fino alla croce e alla morte;” poiché patì ve- ramente come uomo, mentre la divinità rimaneva impassibile e oscurava il sole e sconvolgeva la terra!


Egli discese fino all’Ade, così che con forza invincibile superasse il tiranno, il nemico diavolo, vincendolo a viva forza, e risalisse Trionfatore con il suo glorioso “bottino” per assidersi “in alto,” “portando via con sé dall’Ade i morti in potere dell’Ade” (Antonio, arcivescovo di Larissa nel XIV s.), cioè A- damo ed Eva e quelli che avevano creduto insieme con loro.


E così ha spalancato le porte celesti, di modo che non vi fosse più impedimento a che noi soggiornassimo e vivessimo negli eccelsi, noi uomini sulla terra, in quanto certamente noi lo desideriamo.


* * *


PERCHÉ anche noi possiamo partecipare alla gioia della Resurrezione, non per sentito dire, ma avendone percezione, è necessario che amiamo e abbracciamo in precedenza la Passione, la Croce e la Sepoltura. Inoltre, si ri- chiede l’apertura degli occhi interiori, cioè degli occhi spirituali del cuore, del- l’intelletto e della coscienza per opera del santo Spirito (cfr. Efes 1:18), per- ché veniamo illuminati dalla Grazia e perché intendiamo e desideriamo fino alla morte i beni sperati dalla Resurrezione.


In quanto Cristo è risorto dai morti per risuscitare noi dalla morte psichica del peccato e dall’oscurità delle passioni; per richiamarci e raddrizzar- ci dai sepolcri delle nostre tragressioni che recano molte sofferenze! Giac- ché Egli è risorto, anche noi siamo risorti dai peccati a nostra guarigione!


Per cui, con fede e timore e amore avviciniamoci, fratelli, alla Comunione del Corpo e del Sangue del nostro Salvatore Risorto, per ricevere remissione dei peccati e vita eterna. I luminosi ed eccelsi doni della Resurrezione vengo- no dati dalla divina Bontà a quanti hanno prima provato il gusto amaro del digiuno, la vergogna del pentimento, il timore del castigo, a quanti hanno perdonato di cuore, hanno avuto misericordia, hanno sopportato, hanno cu- stodito i loro corpi puri dalla sporcizia del peccato con la forza della divina Grazia e hanno rivestito le loro anime di purezza, amore per gli uomini e preghiera. Perché la purezza e il buono stato interiori sopraggiungono per noi mediante il continuo sviluppo dell’intelletto verso il soavissimo Gesù e mediante il sempre memore ricordo di ciò che è stato fatto per noi dal Salvatore.

Non dimentichiamoci che con le miserie della continenza siamo stati sepolti insieme con il Cristo e con l’allontanamento del passionale pensiero mondano siamo stati crocifissi insieme con Lui, cosicché con la Vita nello Spirito e la Gioia della Pasqua, per divina forza ed energia, siamo risorti in-
sieme con Colui che è risorto per noi!


* * *


APPARTENIAMO, per divina grazia, alla Chiesa martire dei Genuini Ortodossi Cristiani, che è stata perseguitata e ha subìto prove e tempeste d’o- gni genere, dal di fuori e dall’interno, ma è stata ferma sulla Roccia della buona Confessione e adesso fiorisce unificata e accresciuta, guidando tutti noi al Regno senza tramonto. I Lottatori prima di noi subirono maltrattamenti e sofferenze, “allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rom 12:12), e godono ora della beatitudine senza fine nei cieli. Non possiamo se non mostrarci degni continuatori di essi, in Fede Orto- dossa e Virtù, fornendo una Testimonianza di Croce e Resurrezione in mezzo ad una generazione perversa e corrotta.


Illuminàti nella luce divina e resi sazi in sacra ispirazione, orsù proclamiamo con gioia ed esultanza:
“È risorto il Cristo; e siamo stati sciolti dalla seconda e perpetua morte. È risorto il Cristo; e il nemico è ucciso...È risorto il Cristo; e vengono innal- zati i fedeli...È risorto il Cristo; e siamo stati liberati dalla tenebra delle pas- sioni. È risorto il Cristo; e siamo stati stimati degni della condizione angeli- ca...È risorto il Cristo; e la Grazia dimora tra donne e uomini...È risorto il Cristo; e Dio giudica la terra dopo che ne è stato bandito il signore di que- sto mondo!” (Isidoro di Tessalonica)
A Lui che è risorto la gloria e la potenza nei secoli. Amìn.


Cristo è risorto! Veramente è risorto!
Santa Pasqua 2015
La sacra Sinodo


      L’Arcivescovo
† CALLINICO di Atene


           I Membri
† AKAKIO di Attica e Diaulèa
† MASSIMO di Tessalonica e Demetriade
† ATANASIO di Larissa e Platamone
† GIUSTINO di Eurìpo ed Eubea
† GERONZIO di Pireo e Salamina
† CRISOSTOMO di Attica e Beozia
† MOSÈ di Toronto
† DEMETRIO di America
† CIPRIANO di Oropòs e Filì
† GREGORIO di Cristianùpoli
† FOZIO di Maratona
† AMBROGIO di Filippi
† AMBROGIO di Metone
† MICHELE di Nora
† SILVANO di Luni
† CLEMENTE di Gardìkion
† AUSSENZIO di Etna e Portland
† TEODOSIO di Brestène
† CRISTÒDULO di Teùpoli